la vita è questione di priorità. si fanno delle scelte. siamo abituati a catalogare tutto, alle liste della spesa, agli elenchi del telefono, alle voci sui dizionari, agli impegni sull’agenda. e diamo un ordine di importanza a ogni cosa. siamo ossessionati dalle scelte, anche da quelle improbabili: chi butteresti dalla torre? cosa porteresti su un’isola deserta? eppure, abbiamo bene in mente ciò che è essenziale per noi. se, ad esempio, il finanziatore ci può ricevere solo alle 8:00 siamo disposti a spostare l’appuntamento con il cliente alle 9:00 e quello col fornitore alle 10. è questione di priorità. e la priorità comporta una scelta e un rischio: il cliente o il fornitore non potranno riceverci a quell’ora? pazienza, abbiamo scelto di perderli in virtù dell’appuntamento con il finanziatore e che per noi è essenziale. e così organizziamo la nostra vita e il tempo da dedicare agli altri; così scegliamo chi è importante e cosa e essenziale per noi: prima la famiglia, poi il lavoro, poi gli amici, poi la casa, poi, poi, poi… ognuno e ogni cosa entra in questa tassonomia di valori, affetti, desideri, progetti. vorremmo avere dagli altri l’equa importanza che diamo loro, ma a volte siamo surclassati da chi poco ci importa e altre declassati da chi ha la nostra priorità. non saremo per loro mai l’essenziale, ma verremo sempre dopo il finanziatore, il cliente, il fornitore e tutto il resto. e quando ce ne accorgiamo dobbiamo imparare a scegliere chi ci sceglie, strappare il nostro elenco e crearci nuove priorità.
séverine